Per ripassare
Che ne dite, cari alunni, se continuiamo a rinfrescarci la memoria?
<p>&lt;a href=”http://www.mystudiyo.com/act120298/mini/go/feste_liturgiche”&gt;feste_liturgiche&lt;/a&gt;</p>
Che ne dite, cari alunni, se continuiamo a rinfrescarci la memoria?
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Cosa spinge un ragazzo come tanti a dare addosso a una coetanea, cosa lo induce a non fermarsi davanti al suo no, a pensare di potersi prendere quel che lei gli sta negando? E cosa induce una ragazza a esporsi al pericolo, cosa le impedisce di vedere che piega stanno prendendo le cose? Colpa dell’alcol, hanno detto in tanti, erano tutti ubriachi. «Con l’alcol in corpo, o con la droga, si dà il peggio di sé. Quel peggio che già sonnecchia dentro»: Roberta Vinerba è una suora francescana che sa parlare ai giovani – e non solo – di sessualità, i suoi corsi per fidanzati sono diventati un cult, a Perugia. Sui ragazzi – su certi ragazzi – esprime giudizi per nulla teneri: «Bere troppo è solo l’esito finale di una serie di comportamenti, l’alcol è il partner inseparabile – spiega suor Vinerba – di un certo genere di idee. Anzi, della mancanza di idee, di quel niente che tanti giovani si portano dentro e che li spinge a provare tutto». Ma per vincere la monotonia che una vita senza limiti produce, i ragazzi hanno bisogno di emozioni e se le procurano con la droga, l’alcol, la violenza. Con i primi due finiscono per far male solo a se stessi ma quando la voglia di novità diventa aggressiva le cose cambiano parecchio: «Sono costantemente erosi i confini tra il corpo proprio e quello altrui, i ragazzi faticano a capire dove finiscono loro e cominciano gli altri. È sotto gli occhi di tutti – spiega suor Roberta – come gli adolescenti non siano capaci di tenere le distanze. Le effusioni, i baci e le carezze sono condivisi con tutto il gruppo, persino con gli amici dello stesso sesso, e non riservati al fidanzato. Sono esibiti invece di essere confinati alla sfera dell’intimità».
FONTE: dall’articolo di Nicoletta Martinelli su Avvenire del 10 agosto 2010
Cento anni fa nasceva Madre Teresa. E’ incredibile ciò di cui è stata capace questa donna minuta e apparentemente fragile. Ma non c’è stupore in chi crede e sa che Dio è capace di grandi cose. Mentre sto scrivendo mi vengono in mente alcune delle parole del Magnificat: “ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”.
Per ricordare Madre Teresa vi lascio un filmato in cui è lei stessa a parlarci.
Obbedire è una virtù? Non sempre. Ci sono situazioni, e la Storia lo insegna, in cui l’obbedienza ha comportato l’oppressione del debole, la persecuzione, la minaccia alla dignità umana.
Disobbedire per partito preso è però altrettanto pericoloso.
La riflessione sull’obbedienza è nata da una frase pronunciata dal cardinale Montini, il futuro Paolo VI.
Ve la propongo:
“Noi dobbiamo educare i giovani all’esercizio del dovere liberamente compiuto. Obbedire per amore, servire per amore, essere forti per amore; questo ha da essere lo stato d’animo che vogliamo creare nella gioventù d’oggi. Se vogliamo una democrazia vera, dobbiamo volerla eminentemente morale“.
Queste parole venivano pronunciate nel lontano 1955. Più di 50 anni sono passati, eppure mi sembrano ancora molto attuali.
L’obbedienza è una virtù quando è espressione di un servizio al bene di tutti, quando è impegno verso ciò che è giusto e buono. Se si perde di vista la dignità umana, il rispetto per l’altro, per se stessi, per l’ambiente, tutto diventa prevaricazione, egoismo, arbitrio. Allora anche la democrazia è vuota, apparente. Educare al senso del dovere vuol dire educare al rispetto per l’altro, ad uscire dal proprio tornaconto, a vivere la propria vita con senso di responsabilità. Allora sì che saremo veramente liberi, che l’obbedienza sarà critica e costruttiva, che il senso di responsabilità ci aiuterà a costruire una società più giusta, dove “i furbetti di quartiere” si troveranno sempre più fuori posto.
Secondo la Bibbia doveva essere alto 3 metri e 37 centimetri. Impressionate vero? Ma lo sapete a quanto potrebbero corrispondere i 30 denari oggi? Oppure, qual è la nazione i cui abitanti sono al 100% cattolici? Sapete dove si trova, invece, la cattedrale più piccola del mondo?
A queste e a tante altre curiosità risponde il libro di Giorgio Nadali, collega di religione, dal titolo “I monaci sugli alberi”, edizioni San Paolo.
Buona lettura!
Gli ultimi giochi che ho inserito nel blog sono stati realizzati con due generatori.
ContentGenerator ci offre la possibilità di scaricare gratis alcuni generatori, sui quali possiamo lavorare per creare i nostri quiz.
Genmagic, dietro iscrizione, è un portale che mette a disposizione alcuni generatori di giochi.
Non mi resta che augurare buon lavoro ai colleghi che volessero cimentarsi con queste opportunità offerte dal web.
E’ di alcuni giorni fa la notizia che 34 supermiliardari americani hanno deciso di dare in beneficenza almeno il 50% del proprio patrimonio. L’iniziativa, battezzata “The Giving Pledge” (l’impegno a dare), è stata lanciata a metà giugno da Bill Gates, il fondatore di Microsoft, e Warren Buffet, investitore finanziario, rispettivamente al secondo e al terzo posto della classifica dei più ricchi del mondo di “Forbes”. L’obiettivo è quello di aprire un canale di solidarietà di circa 600 miliardi di dollari.
Finalmente una bella notizia! Non solo i cammelli riusciranno a passare per la cruna dell’ago!
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