Risorse per creare attività educative

Il web offre molte possibilità per creare attività educative che meglio rispondano alle nostre esigenze. Tra gli esercizi e giochi che ho inserito nel blog, ce ne sono diversi costruiti con vari programmi trovati in rete.
In questo post ne presento alcuni.

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Content generator
Content Generator è un’applicazione che permette di elaborare attività interattive. I programmi che vengono offerti gratuitamente sono: Multiple-Choice, Match-up, Fling the Teacher, Teacher lnvaders, Half a Min. Le attività possono essere utilizzate con la Lavagna Interattiva, perchè una volta create, le possiamo salvare in una cartella. Per avviare il gioco, basta cliccare sul file html o quello con estensione swf.
Cliccando sulle immagini, potete giocare con alcune attività che ho costruito con questo generatore di giochi.


Educaplay

Educaplay è una piattaforma che permette di creare diversi tipi di esercizi: dai cruciverba, agli esercizi di collegamento, oppure di ricerca di parole, o di relazione, per non parlare dei test. E’ possibile insierire audio, testo e foto. L’iscrizione alla piattaforma è gratuita e possiamo inserire gli esercizi creati nel nostro blog, perchè di ogni attività viene fornito l’url e il codice embed. Un esempio di attività lo trovate qui.


Hot potatoes

Hot Potatoes permette di creare attività di vario tipo: JCloze, JMatch, JCross, JQuiz y JMix. Una guida al programma la potete scaricare qui.
Un esempio di esercizio lo trovate qui.

Jclic
Il programma è messo a disposizione dal Departamento de Educación della Cataluña. Nella pagina “zonaClic”  entriamo nella pagina dove è possibile scaricare il programma, e possiamo anche accedere a tutte le informazioni che ci permettono di creare le nostre attività.
Un esempio di attività creata con questo programma la trovate qui.

EdiLIM
EdiLIM è un’applicazione che offre diverse possibilità, non solo per creare esercizi, ma anche per elaborare libri interattivi. Cliccando qui trovate, in spagnolo, un minitutorial su EdiLIM. Cliccando invece qui, trovate una delle attività che ho creato con questo programma.

 Cuadernia

Cuadernia offre la possibilità di  creare diversi tipi di attività, oltre che libri interattivi.Cliccando qui, potete vedere una attività costruita da me con questo programma.

Segnalo anche alcuni programmi, trovati in questo sito(cliccate sull’immagine), che permettono di costruire diverse tipologie di giochi.

  • Memory Game Maker 3.1
  • Tetris Game Maker 1.4
  • Matching Game Maker 1.3
  • Sentence Game Maker 1.2
  • Comprehension Task Maker 1.0


Altre piattaforme su cui costruire giochi interattivi. Cliccate sull’immagine. Un esempio di attività costruita con questa piattaforma la trovate cliccando qui.

Taller de juegos, offre la possibilità di creare diversi giochi che, una volta realizzati, possono essere scaricati e anche inseriti nel proprio sito web.Qui potete vedere un gioco creato da me.

    WHAT2LEARN permette di creare anagrammi, hangmans, cercaparole e quiz. Cliccando qui, potete vedere uno dei giochi che ho realizzato.

    Ingenui o semplici?

    La semplicità viene dal cuore, l’ingenuità dalla mente. Un uomo semplice è quasi sempre un uomo buono; un uomo ingenuo può essere un farabutto. Perciò l’ingenuità è sempre naturale, mentre la semplicità può essere frutto dell’esercizio.

    (René de Chateaubriand) 

    Per ingenuità si possono compiere le fesserie più grandi.
    “Prof, non pensavo che il mio compagno ci rimanesse male per quello scherzo”
    “Prof, ma veramente ci saremmo dovuti comportare in modo diverso?!!!”

    La sprovvedutezza e la dabbenaggine di un ingenuo non sono una virtù. Diverso è invece il discorso sulla semplicità, che è una conquista che nasce da una purificazione della mente e del cuore.
    Quante volte Gesù ci invita a essere semplici! 
    Vi ricordate la domanda che fa il dottore della Legge? “Chi è il mio prossimo?”, gli chiede. Anche noi, come lui, vorremmo che Gesù facesse dei distinguo, tanto da liberarci dalla nostra incapacità a riconoscere come prossimo chi ci ha offeso ingiustamente, oppure chi ci fa del male, o lo straniero che ha un’altra religione, oppure chi è un delinquente. Gesù ribalta la domanda: “Chi pensi sia stato prossimo di colui che è incappato nei briganti?” e cancella i ghirigori della nostra mente.
    “Siate semplici come colombe”, non ingenui.   

     

    Canto il sogno del mondo

    Ama
    saluta la gente
    dona
    perdona
    ama ancora e saluta.
    Dai la mano
    aiuta
    comprendi
    dimentica
    e ricorda
    solo il bene.
    E del bene degli altri
    godi e fai godere.
    Godi del nulla che hai
    del poco che basta
    giorno dopo giorno:
    e pure quel poco
    – se necessario –
    dividi.
    E vai,
    vai leggero
    dietro il vento
    e il sole
    e canta.
    Vai di paese in paese
    e saluta
    saluta tutti
    il nero, l’olivastro
    e perfino il bianco.
    Canta il sogno
    del mondo
    che tutti i paesi
    si contendano
    d’averti generato.

    David Maria Turoldo,  Il grande male, Ed. Mondadori

    Dalle Beatitudini all’Inno alla Carità: l’Amore come risposta

    Il messaggio cristiano trova la sua sintesi nelle beatitudini. E’ un messaggio di felicità, perchè beato vuol dire “felice te”.
    Certo che il modo di vedere di Gesù ci sorprende e sconcerta, perchè egli proclama un cambiamento radicale: la povertà diventa ricchezza, le lacrime gioia.
    All’affannosa ricerca di felicità che caratterizza ogni essere umano, Gesù risponde proponendo una strada che non rientra tra le vie generalmente battute: niente denaro, niente successo, niente potere. La segnalitica della strada di Gesù ribalta tutto il nostro modo di pensare e sentire.
    Guardate il video.

    Gesù però non vuole che gli uomini siano degli alienati, ma chiede di cambiare il loro modo di intendere la felicità: questa consiste non nei beni effimeri, ma nel regno di Dio. Poi chiede di cambiare i modi per raggiungere la felicità: si deve andare controcorrente, vincendo l’egoismo, l’odio, il desiderio di potere.

    Ascoltate cosa dice san Paolo:

    Per i cristiani è l’Amore (quello annunciato e testimoniato da Gesù) la risposta ad ogni nostro desiderio di felicità.

    Svegliarsi dal sonno della giustizia

    Se è vero che il sonno della ragione genera mostri, dobbiamo sempre pensare che anche il sonno della giustizia ci può, per piccoli gradi quasi inavvertiti, precipitare nella mostruosa vergogna della camera a gas.
    (Alessandro Galante Garrone, storico e giurista piemontese)

    Così ha commentato queste parole Gianfranco Ravasi, nella sua rubrica Mattutino su Avvenire del 18 marzo 2011:
    «per piccoli gradi quasi inavvertiti» la società precipita nel male, nella vergogna e nella perversione della stessa umanità. È proprio nell’inavvertenza impercettibile dei piccoli passi verso il basso che si nasconde il dramma del nostro tempo. Non si hanno atti clamorosi come una guerra o violenze estreme su intere classi sociali ridotte in schiavitù. È, invece, una goccia dopo l’altra che perfora la coscienza personale e collettiva, smagliandola fino al punto di renderla incapace di reagire all’ingiustizia o all’infamia. Si diventa non tanto immorali in modo consapevole e quindi capaci di un sussulto, quanto piuttosto amorali, sonnolenti appunto e indifferenti. E una volta precipitati in questa insensibilità, la voce della coscienza si fa afona o indistinguibile.

    Gran brutta bestia l’indifferenza che nasce da una sorta di abitudine al male.

    “Prof, ma tanto fanno tutti così!”
    “Se non ti fai furbo, sono gli altri che si approfittano di te. Non è vero, prof?”
    “O sei con loro, prof, quelli cioè che fanno il bello e il cattivo tempo, quelli che prendono in giro, che fanno i bulli, oppure sei messo tra gli “sfigati”. Io preferisco stare con loro, anche se alcune cose che fanno non mi piacciono”.

    Eppure un giorno qualcuno disse: “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia….”, cioè beato chi non si adegua a ciò che non è giusto e che va contro la dignità umana.

    Beati
    Coloro che contro tutto rimangono giusti,
    che usano la loro intelligenza
    per dare a ognuno ciò che gli è dovuto:
    coloro che armonizzano
    azioni e pensieri
    con la volontà di Dio,
    che hanno la passione dell’uomo
    e che pagano di persona
    perché l’uomo più non sia
    una merce che si compra e si vende:
    coloro che si battono
    perché egli possa vivere in piedi nella sua dignità.
    da C. Singer, Pregare, Paoline

    Prof, ma Dio si è dimenticato di noi?

    Nel libro della Sapienza è scritto: «...Dio non ha creato la morte, e non gode per la rovina dei viventi» (Sap 1,13). Nel catechismo della Chiesa cattolica si legge che in conseguenza del peccato originale «la creazione visibile è diventata ostile e aliena all’uomo. A causa dell’uomo la creazione è soggetta alla schiavitù della corruzione» (CCC 400) . Nella Gaudium et Spes (n.37) troviamo anche che «Tutta intera la storia umana è pervasa dalla potenza delle tenebre, lotta incominciata fin dall’origine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno». 
    Chi crede non dice che Dio si è dimenticato di noi, ma prende sul serio il male, perchè dal giorno del peccato di Adamo il mondo è in un equilibrio precario, come in bilico. Il male scelto da Adamo è diventato il nostro male, alimentato da tutte le infinite violenze che ogni giorno si compiono nel mondo. Non c’è bisogno che vi stia a fare l’elenco di tutte le cattiverie di cui è capace l’uomo, dai grandi misfatti alle quotidiane sgarberie.
    Questo male ha contaminato il mondo in cui viviamo ed è come se si fosse accumulato, così da esplodere anche nell’ostilità di cui la Natura è capace.
    I cristiani però sanno che Cristo ha vinto la morte e per questo ogni volta, anche quando la disperazione potrebbe prendere il sopravvento, si ostinano a credere in un Dio più forte della morte. Con questa consapevolezza, rispondono al male con il bene, e con la forza che dona il Signore si impegnano a cambiare il mondo.
    Dio non si dimentica di noi. E’ che troppo spesso siamo noi uomini a dimenticarci dei fratelli, ciechi come possiamo esserlo in preda alla brama di potere, di successo, di tornaconto personale.
    I cristiani sanno che solo il Signore ci può liberare dal male e che solo Lui può renderci capaci di costruire il Bene e di non cedere mai alla disperazione.
    Per questo rivolgono la loro preghiera: “Padre nostro….liberaci dal male”.

    C’è sempre una ragione per vivere

    Alessandro mi scrive, dopo aver letto il post con la frase di Bentham,”Prof aveva ragione, se fai qualcosa di bello nella tua vita, qualcuno ti ricorderà“.
    Ad Alessandro e a tutti quelli che si stanno interrogando sul senso da dare alla loro vita, dedico questo video.

    La vita è preziosa, per se stessa.
    Nessuno di noi tratta con banalità e superficialità le cose preziose: in genere le teniamo da conto, le proteggiamo, ne abbiamo cura.
    La vita è ciò di più prezioso che ci è dato. Sempre, in ogni situazione.
    A condizione che si sappia trovare il senso.
    Ma quale senso?
    Nel finale del video compare un indirizzo web in cui si possono condividere le proprie idee. E’ in spagnolo (come il video), ma vale la pena dargli un’occhiata.

    Buon compleanno Italia

    Perchè oggi non c’è scuola?

    Perchè festeggiamo i 150 anni dell’Italia unita. Proprio in questo giorno del 1861 il Parlamento proclamò Vittorio Emanuele II di Savoia primo re d’Italia.

    Allora non ci resta che augurarci un “Buon compleanno”, con l’impegno di rendere il nostro Paese ancora più unito e solidale.

    Ritorniamo a guardarci negli occhi

    Vorrei proporre ai ragazzi di seconda un ulteriore contributo alle riflessioni che abbiamo fatto in queste settimane. Vivere con gli altri a volte è difficile. Nelle nostre classi, ad esempio, non c’è sempre un clima di serenità, perchè c’è chi fa confusione, chi prende in giro, chi non collabora. Eppure vi dico spesso che siamo tutti sulla stessa barca (anzi, sulla stessa atronave), per cui il bene di uno diventa il bene di tutti, così come il disagio di un altro si ripercuote su tutto il gruppo. E in questo caso nascono i malumori, le insofferenze, le divisioni all’interno della classe, tra quelli a cui piace fare “caciara” e gli altri che vorrebbero, perchè sentono di averne anche bisogno, un clima più sereno e di maggiore collaborazione.
    Come sarebbe bello se ognuno si sentisse responsabile del successo dell’altro!
    Ma neanche i grandi ci riescono!!! Anzi. Di quanti conflitti abbiamo sentito parlare in quest’ultimo periodo?
    Ecco perchè, anche attraverso i lavori proposti a scuola, si è discusso di interazione e di dialogo. Ovviamente lo abbiamo fatto con i contenuti dell’insegnamento della religione cattolica, ma nascevano spontanee le riflessioni sul nostro essere comunità, sulla difficoltà nel dialogo tra le religioni e tra le diverse culture e tradizioni.
    Vi lascio un pensiero tratto dalla rubrica “Mattutino” che Monsignor Ravasi cura ogni giorno su Avvenire.
    Noi apparteniamo a un orizzonte genetico comune, l’«umanità» appunto, che è il nostro «continente» di cui siamo una porzione. Invano abbiamo eretto le frontiere delle razze, delle classi, delle divisioni: noi rimaniamo tutti figli di Adamo, deboli e gloriosi al tempo stesso, capaci di infamie e di eroismi. Ed è per questo che dobbiamo combattere la grande tentazione di isolarci, perché da soli non bastiamo a noi stessi. L’autismo spirituale e culturale è un dramma peggiore di quello psicologico e guarirlo è un’impresa ardua.
    Ritorniamo, allora, a guardarci negli occhi, a estrarre non la spada del duello ma la voce del dialogo, dato che tutti abbiamo una lingua paterna comune, quella dell’unico Creatore, iscritta nelle nostre anime e coscienze“.
    Pensiamoci su.