La Bibbia e i generi letterari; attività creata con Magic Studio

Un’attività sui generi letterari della Bibbia costruita con Magic Studio, una risorsa che permette di creare diversi tipi di esercizi o attività interattive:

– Drag ‘n’ Drops, come l’esercizio che vi propongo
– Featurettes, ovvero card interattive con testo, audio, video, foto
– Image Explorers
– Quizzes
– Timelines

This interactive requires Macromedia Flash Player 8 or above.
This is available (free) to download fromhttp://www.macromedia.com/software/flashplayer.

Creare quiz con Quizslides

Ho trovato un sito che offre la possibilità di creare quiz dai nostri file in power point. Si tratta di Quizslides.
Si costruisce il quiz con powerpoint, ci si registra gratuitamente, e si sceglie di impostare uno dei seguenti quiz: quello che permette di correggere la risposta errata, oppure un quiz tipo esame, senza possibilità di conoscere se la risposta inserita è corretta o meno. Per ogni test realizzato viene fornito un codice di identificazione, che va digitato per poter svolgere l’esercizio.
Questo video, anche se in inglese, illustra il funzionamento di Quizslides.
 Cliccando qui, potete invece svolgere un semplice esercizio creato da me sul cristianesimo.

L’autentica cura del corpo che l’Assunta ci insegna

di MIMMO MUOLO, da Avvenire del 14 agosto 2012

Body building, body guard, body care. Si moltiplicano nel linguaggio comune le espressioni tratte dalla lingua inglese che fanno riferimento al corpo e alle cure di bellezza. E, come sempre, le parole rimandano ad atteggiamenti culturali soggiacenti. In effetti, non c’è epoca che più della nostra abbia avuto per il corpo umano una simile attenzione. In molti casi addirittura una sorta di idolatria, come si può notare uscendo semplicemente per strada, guardando la pubblicità o sfogliando giornali e riviste. Il trionfo del corpo – nel recente passato soprattutto quello femminile, oggi anche quello maschile – è dappertutto, spesso amplificato nelle dimensioni extra large di certa cartellonistica pubblicitaria, fino a rasentare l’inquinamento visivo. Perciò appare ancora più stridente che una festa come l’Assunta, da secoli profondamente radicata in Italia nel sentire comune dei fedeli, rischi di cedere il passo al ‘neutro’ (imperiale e pre-cristiano) Ferragosto, oggi sinonimo più che di riposo, di svago spesso senza regole e talvolta di sballo e trasgressioni. Al contrario, infatti, questa festa dovrebbe essere tenuta in gran conto in un tempo come il nostro in cui il corpo umano è così al centro dell’interesse. L’Assunzione in cielo di Maria, in corpo (appunto) e anima, ci svela, infatti, qual è il destino eterno che ci attende. Ed è una gran bella notizia, la più bella, sicuramente, dopo la Risurrezione di Gesù. L’Assunzione, infatti, ci dice che anche noi risorgeremo in corpo e anima. E in questo senso è un meraviglioso corollario della Pasqua. Non solo Cristo è risorto ed è tornato in cielo con il suo corpo umano, ma anche noi siamo destinati alla stessa sorte. Lo ripetiamo del resto ogni volta che recitiamo il Credo. La caparra di questa certezza è proprio l’Assunzione di Maria, una prova messa a disposizione di noi poveri ‘Tommaso’, che ogni tanto abbiamo bisogno di toccare con mano le verità della fede. Soprattutto, però, l’Assunta ci insegna qual è la vera cura di bellezza del nostro corpo. Il clima culturale oggi imperante conduce, infatti, a molti esiti negativi. Sotto la spinta di un eros pervasivo il corpo diventa strumento di piacere nella pornografia, merce di scambio (quando non addirittura mezzo di schiavitù) nella prostituzione, o puro contenitore ornamentale nella ricerca di una bellezza a tutti i costi, che passa per pratiche costose e qualche volta anche pericolose come la chirurgia estetica e l’abbronzatura artificiale. Un corpo in taluni casi anche ‘violentato’ (come dimostra il doping nello sport: di drammatica attualità in questi giorni di Olimpiadi). Un corpo, infine, addirittura negato ad alcuni (feti abortiti, embrioni congelati) o dato in ‘prestito’ per ospitare gravidanze altrui (il cosiddetto ‘utero in affitto’, pratica – meno male – oggi vietata per legge in Italia). In realtà tutto questo ha come denominatore comune una bugia antropologica, che una festa come l’Assunta smaschera. L’idolatria del corpo nasce infatti dal materialismo ateo, dall’aver separato il corpo dall’anima, dall’aver cioè trasformato l’uomo in una sorta di «visconte dimezzato». In Maria, invece, quella frattura non è mai avvenuta. E quindi è guardando al suo esempio che si può ritrovare la strada per riportare il corpo lì dove il Creatore lo aveva destinato fin dall’inizio e il Redentore lo ha riportato, sanando la ferita del nostro peccato. Altro che body building e body care. È possibile immaginare una cura di bellezza più efficace di questa?


Biancaneve: una lettura cristiana

Le fiabe dei fratelli Grimm hanno duecento anni (quest’anno ricorre il bicentenario) ma, per quanto tutti le conoscano, sappiamo veramente cosa avesse spinto i Grimm a scriverle? Oggi si dà una lettura dark di queste fiabe (basta pensare alla trasposizione cinematografica di Biancaneve e il cacciatore), dopo quella moraleggiante che ritroviamo nelle trasposizioni dysneiane. Ma che cosa volevano davvero i fratelli Grimm? L’articolo di Saverio Simonelli, pubblicato su Avvenire del 24 luglio 2012, offre un’interessante lettura, da cui prendo spunto.
L’intento dei fratelli era quello di preservare un patrimonio che si stava perdendo, legato alle storie e ai miti nordici, trasfigurato dalla spiritualità cristiana. La storia di Biancaneve, ad esempio, trae la sua fonte nella saga nordica del principe Harald, che rimane tre inverni a vegliare una meravigliosa ragazza la cui pelle all’interno di una bara di vetro non perde vivezza né colori, nella «Serva in cucina» di Basile, in cui c’è il tema della gelosia della regina e nel Parzival, da cui mutua le tre gocce di sangue nella neve. Quegli elementi narrativi primordiali vengono riletti in una luce cristiana: i nani, ad esempio, diventano pietosi protettori della vita della fanciulla che antepongono a qualsiasi dono materiale lavandone il corpo con ’acqua e vino’; il principe, che nella saga nordica alla fine si arrende all’evidenza del disfacimento del corpo della fanciulla, in Biancaneve diventa figura cristologica fino ad esprimersi in termini quasi evangelici: «Ora sei con me. Vieni con me nella casa di mio padre», le sussurra dopo il risveglio dalla morte apparente. I tre animali che vegliano il corpo di Biancaneve sono tre richiami simbolici altrettanto chiari: la civetta è la mitologia classica, simbolo di Atena, il corvo è l’animale che posa sulla spalla di Odino, ma la colomba è lo Spirito Santo. All’origine delle fiabe dei fratelli Grimm ci sono dunque una coscienza filologica e una spiritualità forte che non possono essere ignorate.

La Bibbia e la scienza dei numeri

Ho avuto già modo di parlarvi del significato dei numeri che costellano i testi sacri. Un ulteriore approfondimento è offerto dall’articolo di Gianfranco Ravasi letto su Avvenire del 22 luglio 2012.
«Anche chi non ha una grande assuefazione coi testi sacri sa che essi sono costellati di numeri che spesso non devono essere computati quantitativamente, ma valutati qualitativamente, cioè come simboli. Così, che la creazione dell’universo sia dalla Genesi distribuita nei sette giorni della settimana, destinata ad avere il suo apice nel sabato liturgico, è legato al fatto che il sette è un segno di pienezza e perfezione, naturalmente coi suoi multipli. In questa luce si comprende perché si scelgano nell’Apocalisse sette chiese, perché Gesù ci ammonisca di perdonare non solo sette volte, ma settanta volte sette, perché l’oro puro sia «raffinato sette volte», come si dice nel Salmo 12,7, perché settanta siano gli anziani del «senato» costituito da Mosè, settanta i discepoli inviati in missione da Gesù, settanta siano gli anni dell’esilio babilonese e settanta settimane d’anni scandiscano l’avvento finale del regno messianico, secondo il libro di Daniele (9, 24). Ugualmente al tre viene assegnato un valore di pienezza, come appare in modo supremo nella Trinità cristiana, ma come si aveva già in tante altre distinzioni ternarie bibliche: tre erano le parti dell’universo (cielo, terra, inferi), tre le feste principali di Israele (Pasqua, Settimane, Capanne), tre preghiere marcavano la giornata, tre giorni Gesù rimane nella tomba (anche se questo computo è in realtà solo su frazioni giornaliere). Il quattro, evocando i punti cardinali, propone una totalità: ecco perché quattro sono gli esseri viventi misteriosi che stanno accanto a Dio Onnipotente secondo l’Apocalisse, così come i quattro fiumi che scorrono dall’Eden rappresentano tutto il sistema idrografico della terra, mentre Qohelet-Ecclesiaste nel capitolo 3 del suo libro tratteggia l’intera storia in ventotto (7 x 4) «tempi e momenti». E’ dal quattro che fluisce il multiplo quaranta, intrecciato con un altro numero che indica pienezza, il dieci (si pensi al Decalogo): quaranta sono i giorni e le notti del diluvio, gli anni dell’esodo di Israele nel deserto, i giorni delle tentazioni di Gesù, i colpi della fustigazione del condannato e così via elencando. Altrettanto significativo è il dodici che ritroviamo nelle tribù di Israele, nel parallelo degli apostoli di Gesù e nel multiplo 144.000 (12 x 12 x 1000) degli eletti dell’Apocalisse. Altre volte i giochi simbolici si fanno più complessi, come accade nella formula x/x+1 : «Tre cose sono troppo ardue per me, anzi quattro, che non comprendo affatto: la via dell’aquila nel cielo, la via del serpente sulla roccia, la via della nave in alto mare,la via dell’uomo verso una giovane donna» (Proverbi 30, 18-19. Le cose si complicano ulteriormente nel giudaismo successivo, quando appare una particolare numerologia chiamata “gematria”, deformazione della parola “geometria”. Essa cercava di intuire il significato recondito e segreto delle parole basandosi sulla corrispondenza numerica delle lettere. Questo esercizio trionferà nella cosiddetta Qabbalah (letteralmente “realtà trasmessa”, “tradizione”), una teoria mistica giudaica fiorita a partire dal XII secolo e che ha lasciato una traccia in vari movimenti esoterici moderni e in forme popolari, anche contemporanee, di taglio spesso cialtronesco e illusorio. Un esempio celebre di “gematria“ cristiana è il famoso 666, il «numero della Bestia», proposto dall’Apocalisse (13,18), forse il libro biblico più ricco di simbolismi numerici (tra cardinali, ordinali e frazionali in quelle pagine si contano ben 283 cifre!). Si tratta ovviamente di un multiplo di sei, il numero imperfetto per eccellenza, dato che esso rappresenta il sette privato di un’unità e il dodici dimezzato. Siamo, dunque, in presenza di un concentrato di limite e imperfezione il cui valore “gematrico” è stato variamente interpretato. La più comune decifrazione vede in esso la somma dei valori numerici del nome “Nerone Cesare”, trascritto in ebraico come NRWN QSR (N 50 + R 200 + W 6 + N 50 + Q 100 + S 60 + R 200 = 666), il grande persecutore dei cristiani. Alla base di tutta la numerologia biblica rimane, comunque, la convinzione che il Signore – come si legge nel libro della Sapienza che forse evoca una frase di Platone – «ha disposto ogni cosa con misura, calcolo e peso» (11, 20). Tra computi allegorici, formule algebriche che si ripetono e nomi nascosti in calcoli simbolici, molte pagine della Sacra Scrittura intrattengono uno stretto legame con gli arcani delle arti matematiche».

Digital scrapbooks

Avete mai sentito parlare di scapbooking?
La tecnica dello scrapbook permette di conservare ed archiviare le foto in modo divertente e creativo. Si possono creare degli album dei ricordi davvero speciali. Infatti non solo vengono inserite le nostre foto decorate da carte colorate, angolini, nastri e sticker, ma è possibile scrivere ed aggiungere tutto quello che si vuole: i biglietti dei viaggi, i ticket degli spettacoli, depliant, cartine. Diverse sono le tecniche per la creazione delle pagine: anche quilling, lacé, ricamo…
In fondo lo scrapbooking è l’arte di ricordare e per questo penso sia molto utile anche a scuola.
E’ possibile costruire i propri album anche online.
Vi propongo alcuni siti che consentono la realizzazione di scrapbooks digitali:
Beeclip 
Smilebox 
CropMom
Glogster
Buon lavoro!!!