Come i credenti dovrebbero abitare il mondo

Dal viaggio del Papa in Egitto alcune frasi, tratte dai suoi discorsi, che possono aiutarci a capire come i cristiani, e tutti quelli che si professano credenti, dovrebbero abitare il mondo.

Dio gradisce solo la fede professata con la vita, perché l`unico estremismo ammesso per i credenti è quello della carità! Qualsiasi altro estremismo non viene da Dio e non piace a Lui!

La fede vera è quella che ci rende più caritatevoli, più misericordiosi, più onesti e più umani; è quella che anima i cuori per portarli ad amare tutti gratuitamente, senza distinzione e senza preferenze; è quella che ci porta a vedere nell’altro non un nemico da sconfiggere, ma un fratello da amare, da servire e da aiutare; è quella che ci porta a diffondere, a difendere e a vivere la cultura dell`incontro, del dialogo, del rispetto e della fratellanza; ci porta al coraggio di perdonare chi ci offende, di dare una mano a chi è caduto; a vestire chi è nudo, a sfamare l`affamato, a visitare il carcerato, ad aiutare l`orfano, a dar da bere all’assetato, a soccorrere l`anziano e il bisognoso. La vera fede è quella che ci porta a proteggere i diritti degli altri, con la stessa forza e con lo stesso entusiasmo con cui difendiamo i nostri. In realtà, più si cresce nella fede e nella conoscenza, più si cresce nell’umiltà e nella consapevolezza di essere piccoli“.

Il compito sulla libertà e la check list

Immaginavo il disorientamento di alcuni di voi, cari alunni di terza, di fronte al compito sulla libertà. E così è stato.
Non è facile organizzarsi da soli, soprattutto quando si è abituati ad avere tutto pronto e a non assumersi responsabilità. Il confronto in classe che era stato proposto doveva servire a chiarirsi le idee, a porsi domande, ad ascoltare le proposte, anche dei compagni. Ovviamente questo richiede il rispetto di alcune regole, come ascoltare chi parla, contribuire con le proprie riflessioni e proposte, avere un atteggiamento serio e responsabile. E così non è stato. Non per tutti, ovviamente.
Certo che la libertà è una rovina, specialmente quando diventa la scusa per fare solo quello che ci pare!
Giustamente, alcuni di voi hanno evidenziato che le regole servono. Sono utili perché ci proteggono e ci impediscono di far del male agli altri.
Le regole servono, quindi, anche per gestire liberamente l’attività che vi ho proposto.
Sarete voi a stabilire se lavorare in gruppi o individualmente, ma dovete avere in testa alcune idee chiare. Per questo vi ho preparato una check list, cioè una lista delle cose da fare o delle cose di cui potete aver bisogno. Non è possibile gestirsi autonomamente e liberamente se non è chiaro l’obiettivo. La libertà richiede senso, altrimenti è solo anarchia, capriccio, girare a vuoto senza concludere nulla.
O meglio, come dice una vostra compagna, con il rischio di farvi del male o di fare del male agli altri (da un punto di vista didattico, in questo caso).
Meditate, gente! Meditate!

Ecco a voi la check list.