Sognate! Il mio saluto ai ragazzi

A conclusione di questo anno scolastico, ecco il mio saluto e augurio.

 
 
E come ha detto Papa Francesco
«…I sogni sono importanti. Tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana. E i sogni dei giovani sono i più importanti di tutti. Un giovane che non sa sognare è un giovane anestetizzato; non potrà capire la vita, la forza della vita. I sogni ti svegliano, ti portano in là, sono le stelle più luminose, quelle che indicano un cammino diverso per l’umanità. Ecco, voi avete nel cuore queste stelle brillanti che sono i vostri sogni: sono la vostra responsabilità e il vostro tesoro. Fate che siano anche il vostro futuro! E questo è il lavoro che voi dovete fare: trasformare i sogni di oggi nella realtà del futuro, e per questo ci vuole coraggio…» (Circo Massimo, Sabato, 11 agosto 2018)

Legami H2O: il mio saluto ai ragazzi del V

Non siamo stati insieme per un percorso intero – e per questo qualcuno di voi potrebbe essere ben contento 😁, ma per me questo tempo è stato molto significativo. Mi avete fatto sgolare, ma siete stati anche capaci di stupirmi; con voi ho provato la trepidazione dei miei primi anni di insegnamento (mai avevo insegnato in una scuola superiore) e la soddisfazione di vedere che per alcuni di voi quanto vi andavo proponendo era interessante.
Vorrei lasciarvi prendendo in prestito le parole di D’Avenia:
«Due atomi di idrogeno e uno di ossigeno (…). Nella molecola H2O ciascun elemento dà all’altro ciò di cui ha bisogno per costruire il legame più semplice e compiuto dell’universo. È da questa relazione che dipende la vita. La formula dell’acqua diventa così la più cristallina lezione sulle relazioni: esse danno vita, sono generative e rigenerative, solo quando uno dà all’altro ciò di cui l’altro ha bisogno, altrimenti sono degenerative.[…]
Siamo immersi in tanti tipi di relazioni e dalla loro qualità dipende tutta la nostra vita. Non si tratta di sentimentalismo, ma del puro e semplice frutto dell’evoluzione umana. Siamo l’unico essere vivente che rimane «precario» a lungo, infatti a differenza degli altri animali l’autonomia del bambino è frutto di un processo molto lento. Perché la natura ci mantiene fragili per un tempo di vita tanto prolungato? Il fine è ottenere le fondamentali relazioni di cura che garantiscono al bambino e all’adolescente l’ambiente adatto perché il cervello concluda il suo sviluppo attorno ai 18-20 anni.
La natura non fa niente inutilmente e per questo motivo quel tempo va curato in modo speciale, perché si attivino e strutturino le connessioni necessarie a sopravvivere, ma soprattutto a vivere secondo la specificità umana. E ciò dipende quasi esclusivamente dalle relazioni in cui siamo immersi.[…]
Più di tutti gli animali l’uomo reagisce all’atto della cura, cioè cresce grazie alla qualità e alla molteplicità delle relazioni. Se un bambino è immerso in legami H2O riceverà da queste relazioni ciò di cui ha più bisogno per compiersi e, senza saperlo, farà lo stesso con chi lo cura: l’educatore, infatti, amplierà la sua capacità di amare. […]» (tratto da https://www.profduepuntozero.it/2018/03/18/letti-da-rifare-8-la-formula-dellacqua/)
Con la speranza di essere stata per voi uno dei vostri legami H2O, vi auguro il meglio per la vostra vita futura.

Siamo tutti “parenti”

Quanti antenati ha ciascuno di noi? Se si risale indietro nel tempo si arriva presto a cifre da capogiro: miliardi di miliardi di miliardi di avi. Possibile? No, in realtà sono molti meno, come spiega il cartone animato di Bruno Bozzetto e Piero Angela. La conclusione a cui giungere, dopo questa efficace e chiara spiegazione è che siamo in fondo tutti un po’ parenti.  ).
Alla faccia, insomma, di chi crea steccati tra noi e gli altri. 😉
PS. Vi invito a rivedere il il post del 9/03/2017, che giunge per strade diverse alla stessa conclusione, cliccando qui.