Effettivamente è interessante come in tutte le religioni, al di là di norme più o meno particolari e specifiche, ce ne sia una presente in tutte.
Quando arriviamo in un nuovo ambiente normalmente ci presentiamo.
Con questa proposta didattica andremo un po’ più a fondo di quella che potrebbe essere una semplice presentazione di noi stessi.
Al termine del percorso, avremo approfondito la visione dell’uomo che scaturisce dal testo biblico e saremo più consapevoli della dignità di ogni persona umana.
La Bibbia, in sintesi, ci avrà fatto scoprire cosa ci accomuna tutti, bianchi e neri, italiani e non, maschi e femmine, belli e brutti, ecc….
Il nostro cammino seguirà le tracce che troverete cliccando sull’immagine.
Abbiamo spesso parlato di Liliana Segre durante le nostre ore di lezione. Ci siamo fatti accompagnare dalla sua testimonianza, attraverso video o frasi tratte dalle sue interviste, per riflettere sulla grande tragedia della Shoa.
Probabilmente conosciamo meno gli aspetti della sua vita dopo il ritorno dal’inferno del campo di concentramento. In questa intervista che condivido con voi, la signora Segre ci racconta il ritorno alla vita “normale” e ci apre il suo cuore, parlandoci del marito.
Lo racconta in questa intervista per TV2000.
La signora Segre ci riconsegna l’immagine di un uomo che, per amore, diventa capace di ingoiare il proprio dolore, di mettersi da parte quasi morendo a sé stesso per offrirsi a lei, per custodirla e amarla.
Lui è un uomo di fede, vi è stato condotto soprattutto dalla madre. La sua fede e devozione si intensificano ancora di più alla morte della mamma; Liliana non crede, invece, ma anche a questo penserà lui. Se non è un vero sposo costui…
Le dirà spesso negli ultimi tempi, racconta ora da vedova (è morto dieci anni fa):
«Tu non credi, io sì. Io sono più vecchio di te, vado avanti prima di te e pregherò per te».
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