Dì la tua

Noi Associazione riunisce oratori e circoli. Chi ha la mia età è sicuramente cresciuto negli oratori, che erano luoghi di incontro e di gioco, ma anche luoghi in cui la presenza del sacerdote o dell’animatore oltre a far sentire tranquilli i genitori, offriva agli stessi ragazzi spazi di dialogo e di confronto con un adulto che aveva a cuore il nostro bene.
Ho letto che questa associazione sta proponendo ai giovani tra i 13 e i 18 anni una sequenza di 18 immagini da commentare. Lo scopo è quello di capire come i giovani leggono la realtà per cercare un migliore approccio dal punto di vista educativo. Se volete partecipare a questa iniziativa, cliccate sull’immagine in fondo al post. Dopo aver indicato la vostra età, il sesso e la provincia di appartenza, vi troverete di fronte ad una sequenza di 18 immagini con accanto uno spazio entro il quale inserire il proprio commento alla foto e alla frase slogan riportata sotto.

Abramo, la fede, la conversione, l’andare controcorrente

Mentre parlavo  di Abramo con le classi terze, sottolineavo, sulla base di quanto suggerito dal libro, che egli era stato il primo ad essere chiamato ebreo e che questa parola significa “colui che sta dall’altra parte“. Allora un’alunna mi ha fatto notare  che la fede, in fondo, è “stare dall’altra parte”, perchè ti permette di vedere le  cose non secondo la tua solita prospettiva, ma secondo la prospettiva di Dio, perchè ti fa abbandonare anche tutto ciò che ti è familiare, perchè ti cambia.
Proprio sul cambiamento, che nella prospettiva cristiana si chiama conversione, si è espresso il Papa nel primo mercoledì di Quaresima.
Convertirsi – ha detto Benedetto XVI – significa cambiare direzione nel cammino della vita, andare controcorrente, cioè contro la “corrente” di uno stile di vita superficiale, incoerente ed illusorio, che “spesso ci trascina, ci domina e ci rende schiavi del male o coumunque prigionieri della mediocrità morale. Con la conversione, invece, si punta alla misura alta della vita cristiana”.
Convertirsi significa consegnare  “la propria esistenza al Vangelo, rispondendo liberamente a Cristo che per primo si offre all’uomo come via, verità e vita, come colui che solo lo libera e lo salva”.

Convertirsi è stare dall’altra parte rispetto al nostro egoismo, alla superficialità con cui molte volte viviamo i rapporti con gli altri e con Dio stesso. Certo che occorre umiltà – ha detto il Santo Padre nella sua catechesi  – “per accettare di aver bisogno che un Altro mi liberi dal mio, per darmi gratuitamente il suo“.
Come per Abramo, la figura oggetto delle nostre riflessioni,  solo la conversione porta a questo cambio di prospettiva e ci permette di consegnarci totalmente a Gesù.
Convertitevi e credete nel Vangelo“. Con queste parole, pronunciate da Cristo, inizia il Vangelo di Marco.
Queste parole ci ricordano che ogni giorno è momento favorevole e di grazia, “perchè ogni giorno ci sollecita a consegnarci a Gesù, ad avere fiducia in Lui, a rimanere in Lui, a condividerne lo stile di vita, a imparare da Lui l’amore vero”.
Ragazzi, questa è la fede!

Alla scoperta dei luoghi sacri

La religione è un legame tra l’uomo e il divino, una specie di ponte che collega l’umano con una realtà che va oltre questo tempo e questo spazio. In filosofia questa realtà è chiamata “trascendente” e nelle religioni ha nomi diversi.
Ma ciò che caratterizza le varie religioni, pur nello loro differenze (che non sono puramente formali), è l’aver unito a questo legame con l’Assoluto tempi e spazi, persone, simboli e libri, considerati per questo sacri.
La parola “sacro” in origine significava “separato“, “distinto” perché indicava particolari luoghi  e particolari tempi dedicati alla divinità. Per questo alcuni giorni o certi oggetti venivano considerati “diversi” da quelli comuni (profani) e attraverso di essi si entrava in più stretto contatto con Dio. Una cosa sacra in tutte le culture è considerata di grande importanza e valore, non può essere modificata o maltrattata (profanata) da nessuno, emana una misteriosa e forte energia che coinvolge e trasforma chi viene in contatto con essa (definizione tratta dal libro di testo di religione Symbolum, EDB).
Di luoghi sacri sono piene le religioni, così come in varie religioni è presente la pratica devozionale del pellegrinaggio, espressione  concreta di questa ricerca del divino e del sacro. Voglio quindi proporvi, cari ragazzi delle classi seconde, un “viaggio” virtuale alla scoperta di alcuni dei luoghi sacri delle tre religioni monoteiste. Vi lascio alcuni link, tratti da questo blog e da altre fonti. Ovviamente, non ho assolutamente la pretesa di avervi indicato i luoghi più significativi. La scelta è frutto di ciò che ho trovato e ritenuto adatto a voi. Chi mi volesse segnalare altri link è ben accetto.

Il pellegrinaggio al fiume Gange
Edifici di culto a Gerusalemme
Selezione di panoramiche a 360° dei luoghi religiosi
Il pellegrinaggio alla Mecca