La logica del potere

Torre di Babele e racconto di Pentecoste. A scuola, con le classi seconde, sono stati analizzati questi due brani, mettendo in evidenza come siano espressione di due logiche: quella del potere, nel primo brano, quella dell’amore, che va oltre le differenze, che fa sentire famiglia, nel secondo.
In questo lavoro che ci ha portato poi a riflettere sulla Chiesa, così come l’ha pensata Dio, ci siamo soffermati un po’ di più sul discorso legato alla logica del potere, che porta divisione, discriminazione, prevaricazione.
Coloro che si sentono potenti, molte volte lo sono e lo diventano per l’indifferenza di chi dovrebbe invece sentire orrore per un potere che si fa violenza, che discrimina, che toglie dignità all’altro, che fa dell’altro un “diverso” da emarginare, se non annientare. La riflessione era dovuta, anche perchè ci stavamo avvicinando alla Giornata della memoria.
Sento di dovere in qualche modo lasciarvi alcuni momenti di quelle riflessioni, invitandovi a vedere la puntata di Ottoemezzo trasmessa in occasione di quella Giornata. Vedrete Liliana Segre, di cui ho avuto modo di parlarvi e Moni Ovadia (il rabbino del film su Anna Frank, trasmesso dalla RAI), e soprattutto sentirete, dalla viva voce di chi ha vissuto sulla sua pelle il disprezzo, la discriminazione e il rifiuto, di cosa è capace la logica del potere.

Il coraggio della Verità

Mi è veramente piaciuto il film su sant’Agostino trasmesso dalla RAI.
Ricordo che al liceo divorai il suo libro “Le confessioni”. L’umanità di Agostino mi affascinava, così la sua ricerca della verità e la scoperta che Dio gli era più vicino di quanto pensasse.
Mentre stiamo ragionando di fede (mi rivolgo alle classi terze), come non fare riferimento anche all’esperienza di Agostino? Come Abramo anche lui è alla ricerca di un senso da dare alla sua vita. E anche lui, come Abramo, in Dio troverà più di quello che cercava. Perchè in fondo, non è tanto l’uomo a cercare Dio, ma è Dio ad andargli incontro.

Agostino ci dice che Dio è vicino, mentre noi lo cerchiamo lontano e facciamo resistenza a lasciarci incontrare da Lui. La vita dell’Agostino che abbiamo visto nella prima puntata del film è tutta incentrata su occasioni di incontro mancate. Dio lascia dei segni che Agostino non coglie, e più egli si allontana da Dio, più l’insoddisfazione lo vince.
Questo, perchè l’uomo non può fare a meno della Verità, mentre si illude di realizzare la sua vita facendone a meno.Ricordate la domanda che nel film viene rivolta ad Agostino dal maestro di oratoria?
“Ci vuole il coraggio di fare a meno della verità, tu c’è l’hai questo coraggio?”
Mi chiedo: si tratta veramente di coraggio? o è una di quelle sfide stupide che non  portano a niente?
A me sembra che il più delle volte sia la verità a richiedere coraggio, perchè la verità è scomoda, ci mette di fronte alle nostre debolezze e mancanze. Ma la Verità (con la V maiuscola) ci dice anche che siamo fatti per Amore e per Amare (anche qui, notate, le iniziali sono maiuscole).
Stop. Mi fermo qui, altrimenti ci “incartiamo” tutti. Ne riparliamo a scuola.

La chiesa

Immagine tratta da Nuovo Religione Perchè, vol. unico.
La domenica (dies Domini) i cristiani si radunano in chiesa per il loro culto.
Poichè sono divisi in diverse confessioni, il culto domenicale non è uguale per tutti, così come gli elementi che troviamo nell’edificio adibito al culto non sono gli stessi.

Ad esempio, le statue di santi e angeli che troviamo nelle chiese cattoliche, sono del tutto assenti nelle chiese evangeliche. La presenza di icone caratterizza invece le chiese ortodosse e l’altare, che si trova nello spazio riservato al clero, viene nascosto alla vista dei fedeli da una tenda, quando non ci sono funzioni sacre.
La piantina che vi ho presentato si riferisce ad una chiesa cattolica.