Autostoppisti sfiduciati o esploratori coraggiosi?

Mentre sto sistemando le relazione di fine anno, mi ritorna alla mente una riflessione proposta ai ragazzi più grandi, frutto delle suggestioni raccolte dal libro di S. Rossi, Didattica cooperativa e classi difficili, Pearson 2020.
Data la mia proverbiale capacità di perdermi tutto o quasi (nel senso che il più volte non mi ritrovo quello che metto da parte 😊), inserisco nel post la presentazione preparata appositamente. Così sono sicura che la ritrovo 😂.

autostoppisti sfiduciati o esploratori coraggiosi?

LearningApps come alternativa a Padlet

Nella disperata 🙂 ricerca di una valida alternativa a Padlet (che è diventato a pagamento) mi sono imbattuta in una delle funzioni messe a disposizione da LearningApps.
LearningApps è un sito per creare quiz e compiti. E’intuitivo, semplice e gratuito.
Io l’ho già utilizzato per costruire giochi  da proporre online ai ragazzi, ma non avevo mai pensato alle funzioni che sono messe a disposizione da questa piattaforma.
Certo, padlet è padlet, ma con un po’ di inventiva si possono aggirare le limitazioni di post-it,  una delle funzione messe a disposizione da LearingsApp che più si avvicina al muro virtuale di padlet.
Una volta creata la pagina e comunicato il link agli alunni, i ragazzi possono inserire note di testo, immagini, audio e video. Non è prevista la possibilità di inserire file, ma si potrebbe risolvere l’inghippo inserendo il link del documento salvato nel proprio drive.
Vi lascio un tutorial che ho creato per guidarvi all’utilizzo di questa funzione.

Guida all’uso di post-it

null

La dottrina sociale della Chiesa

Cos’è la dottrina sociale della Chiesa?
L’enciclopedia Treccani la definisce come l’insieme di principi, teorie, insegnamenti e direttive emanate dalla Chiesa cattolica in relazione ai problemi di natura sociale ed economica del mondo contemporaneo.

Papa Francesco ci dice che «la Dottrina Sociale contiene un patrimonio di riflessioni e di speranza che è in grado anche oggi di orientare le persone e di conservarle libere» (dal video messaggio che trovate cliccando qui). Libere da cosa? Dal diventare schiave del denaro, dal mettere il profitto al primo posto, dalle ingiustizie sociali. La Dottrina sociale insegna che la dignità della persona umana deve essere messa al primo posto, e questo non si traduce in una perdita, neanche economica, bensì, sostiene sempre Papa Francesco, «porta un grande guadagno, perché è in grado di creare sviluppo proprio in quanto – nella sua visione complessiva – richiede di farsi carico dei disoccupati, delle fragilità, delle ingiustizie sociali e non sottostà alle distorsioni di una visione economicistica».

Leggo sempre nell’enciclopedia Treccani che l’espressione Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) fu coniata nel 1941 da Pio XII,  e poi sistematicamente utilizzata, salvo una breve parentesi, dai pontefici successivi. Leone XIII preferiva parlare di ‘filosofia cristiana’ e Pio XI di ‘dottrina sociale ed economica’.
In Cathopedia trovo che la DSC non è stata pensata da principio come un sistema organico, ma si è formata nel corso del tempo, attraverso numerosi interventi del Magistero, soprattutto le famose encicliche sociali dei Pontefici, fra cui la Rerum Novarum (1891) di Leone XIII, Quadragesimo Anno (1931) di Pio XI, Mater et Magistra (1961) di Giovanni XXIII, Octogesima Adveniens (1971) di Paolo VI, Laborem Exercens (1981), e Centesimus Annus (1991) di Giovanni Paolo II, tutte scritte in anniversari decennali della prima.
Tra i principali documenti del Magistero che hanno plasmato la Dottrina sociale della Chiesa c’è anche l’enciclica Sollicitudo Rei Socialis di Giovanni Paolo II. Ricordo che era il 1987 (il mio primo anno di insegnamento) quando uscì  e proposi ai ragazzi di una terza media di leggerne alcuni passi. Saranno stati i tempi e i ragazzi diversi, ma ho ancora viva la memoria dei cartelloni che crearono con un entusiasmo che, sinceramente, a fatica trovo negli alunni di oggi.
Anche per i ricordi personali legati a questo documento, ne ho preparata una sintesi da proporre agli alunni.

L’anno liturgico

L’Anno Liturgico è l’articolazione del calendario annuale della liturgia della Chiesa cattolica. Nel Rito Romano inizia con la prima domenica di Avvento, a fine novembre – inizio dicembre (nel Rito Ambrosiano è anticipato di due settimane a causa della diversa durata dell’Avvento) e termina con l’ultima settimana del Tempo ordinario (con l’ultima settimana del Tempo Dopo Pentecoste nel Rito Ambrosiano).
Esso è costituito da:
un calendario di celebrazioni articolate attorno al mistero pasquale di Cristo, con il ciclo maggiore della Pasqua e il ciclo minore del Natale;
un ciclo di letture bibliche per la celebrazione dell’Eucarestia di tutti i giorni dell’anno;
un ciclo di letture bibliche e patristiche, nonché di altri testi, per la Liturgia delle Ore. [Fonte: Cathopedia]

Per capire come funziona l’anno liturgico vi lascio una presentazione che ho trovato nel sito www.qumran2.net il cui autore è don Boguslaw Kadela.


Una proposta didattica sulla libertà per la classe terza media

Proviamo a vedere come ve la cavate, alunni dell’ultimo anno di scuola media.
Vi propongo un lavoro sulla libertà. Vi lascio liberi di organizzarvi come credete (visto che parliamo di libertà!) per realizzare il compito indicato nella presentazione che segue. Leggete attentamente la parte relativa alle competenze, le domande, il compito. Concorderemo i tempi, discuteremo su quello di cui avrete bisogno, fornirò la mia consulenza a chiunque lo chiederà. Non ci resta che augurarci buon lavoro.