Chi mettere al centro? Proposta didattica per una Terza media
In adolescenza i ragazzi sono molto concentrati su stessi e vivono un equilibrio precario tra il bisogno di sentirsi riconosciuti e accolti dal gruppo e la difesa della propria identità e unicità. Il percorso didattico che ho proposto vuole indagare quello che è il desiderio di sentirsi al centro del mondo e degli affetti e le derive, a volte pericolose, a cui si può arrivare quando, nel cercare la realizzazione di se stessi si finisce per dimenticare gli altri e il contesto in cui si vive, per poi arrivare ad una definizione di felicità che spiazza l’idea di un cristianesimo che tende a mortificare l’io quando in realtà offre una proposta di vera realizzazione del sé. Quello che segue, conclusa la fase più “istituzionale” con l’indicazione dei TSC e degli Oa, è il racconto del percorso didattico che è stato realmente proposto.
DAI DOCUMENTI MINISTERIALI
Traguardi
1. ORDINE ANTROPOLOGICO – RELIGIOSO È aperto alla sincera ricerca della verità
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2. ORDINE STORICO-BIBLICO E STORICO-ECCLESIALE Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana
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4. ORDINE ETICO Coglie le implicazioni etiche della fede |
OA
1. ORDINE ANTROPOLOGICO – RELIGIOSO (Dio e l’uomo) Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa
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2. ORDINE STORICO-BIBLICO E STORICO-ECCLESIALE (La Bibbia e le Fonti) |
4. ORDINE ETICO (I Valori Religiosi) Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male
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IL RACCONTO
la copertina del fumetto su Rosario Livatino pubblicato da Il pozzo di Giacobbe |
Gli studenti sarebbero andati a vedere una mostra su Rosario Livatino e questo mi ha suggerito di proporre un confronto tra la vita di questo personaggio e la canzone di Nicolò Fabi “Io”[1]. Ho invitato ad ascoltare con attenzione tanto il breve documentario su Rosario Livatino[2] ch e le parole della canzone per poi rispondere a queste domande:
Cercare la realizzazione di se stessi, ma come?
Mettere al centro se stessi o pensare che non si può essere felici escludendo gli altri e la loro dignità?
Ho proposto agli alunni di confrontarsi su una parabola che è conosciuta come Parabola del Figliol Prodigo o del Padre Misericordioso, ma che invece ho presentato agli studenti come Parabola dei due fratelli, perché volevo che si concentrassero non tanto sulla figura del padre, su cui saremmo ritornati, ma sull’atteggiamento dei due fratelli che, pur apparentemente diversi, in realtà avevano tanti aspetti in comune.
Sieger Köder
Il Figliol prodigo
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– individuate i protagonisti della storia e le loro azioni
– a chi, tra questi personaggi, va la vostra comprensione? perché?
– c’è qualcosa che accomuna i due fratelli? riascoltate o rileggete con attenzione il testo
– cosa ha impedito ad entrambi di essere se stessi?
Dal dibattito che ne è seguito non poteva che emergere la piena comprensione nei confronti del fratello maggiore che, a giudizio dei ragazzi, aveva tutte le ragioni per sentirsi indispettito tanto nei confronti del fratello che del padre.
[3] Dal documentario su Rosario Livatino sono stati colti questi concetti:
· Essere felici e fare felici gli altri
· Riconoscere la dignità della persona
· Guardare con amore chi ti sta di fronte
· Vedere anche nel delinquente l’uomo
· Attenzione ai bisogni della gente
· Fare non rinunce e sacrifici, ma scegliere la parte migliore
· Fare il proprio dovere fino in fondo