L’amore sopra ogni cosa

Vi è mai capitato di sentirvi aggrediti ingiustamente dagli altri? Avete mai provato la sensazione di impotenza di fronte al male che gli altri vi procurano e che non meritate? Rabbia, delusione, e ancora rabbia. Rabbia verso il “persecutore” di turno, ma anche verso se stessi, così smarriti di fronte all’impossibilità di reagire con altrettanta arroganza e prepotenza. E meno male! Perchè non si può rispondere al male con il male. Non è sano, non fa bene.
Ma nello stesso tempo come si fa a far finta di niente?
Quanti ragazzi e ragazze ho dovuto consolare nel mio lavoro di insegnante e counselor per “vocazione”. Ma quanta consolazione ho dovuto dare anche a me stessa, perchè, come dice Gesù “ogni giorno ha la sua pena”.
Noi esseri umani siamo molto strani. Il tempo che ci è dato è un soffio nell’orologio cosmico, eppure lo sprechiamo nel procurare male agli altri e tutto questo per gelosia, invidia, antipatia, orgoglio e tanto altro ancora (tra cui anche la stupidità che, a quanto pare, cresce rigogliosa in molte persone).
A pensarci bene tutta la storia e la nostra stessa esperienza esistenziale ci dicono che vive veramente e realizza davvero se stesso solo chi ama, chi cioè è capace di dare scacco matto all’egoismo e all’orgoglio.
Essere superiori al male ricevuto non è facile nè a dirsi nè a farsi, ma non c’è alternativa.
Solo per questa strada eviteremo di inaridirci e morire spiritualmente.
Chi crede sa che in questo arduo cammino verso il Bene non si è soli. Chi ha Cristo come punto di riferimento sa che la vittoria sul male passa attraverso la croce, che non vuol dire accettazione incondizionata e passiva dell’ingiustizia subita, ma disponibilità a desiderare il bene di chi ci fa del male, ad amare come ha amato Gesù.

A conclusione di questa riflessione vi lascio un pensiero degli indiani Navajos che può aiutarci a capire di cosa sia capace l’uomo che si lascia “contagiare” dall’amore di Dio.
“Ora con un Dio in cammino / a passi di gigante oltre le colline, io sono una preghiera in cammino / Sul sentiero della bellezza ho imparato ad amare con Dio, con Lui in cammino”.

Dio parla nel cuore di ogni uomo e indica la strada che, nel renderci più umani, ci avvicina alla bellezza dell’Amore vero.
Meditate gente, meditate!

I numeri e il loro significato: OTTO

Il numero 8 è la cifra del Nuovo Testamento.
8 sono le beatitudini (Mt5,3).
Cristo risorge l’8° giorno (cioè Domenica, il giorno dopo il Sabato, che per gli ebrei è il settimo giorno).
Gesù appare a Tommaso 8 giorni dopo la Risurrezione (Gv 20,26-29).
I campanili dell’epoca romanica sono spesso ottagonali e lo stesso accade per i battisteri.
Il numero 8 (7+1) ci orienta verso una novità di vita; é perciò la cifra della Parusia, quando il Signore apparirà, nel suo ritorno glorioso.
L’8 è l’annuncio dell’era futura, eterna; è la cifra dell’infinito. Permette il passaggio dal quadrato al cerchio.

Adattato da “Tutto calcolato“, Agenda dell’educatore ACR 2010/2011.
Continua……