Suor Lucia di Fatima

Il Papa in questi giorni era in Portogallo e ha visitato Fatima. A Fatima, nel lontano 1917, tre bambini hanno avuto la visione di Maria.
Mentre badavano al pascolo in località Cova da Iria (Conca di Iria), vicino alla cittadina portoghese di Fátima, riferirono di aver visto scendere una nube e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna. Dopo questa prima apparizione, era il 13 maggio, la donna avrebbe dato appuntamento ai bambini per il 13 del mese successivo, e così per altri 5 incontri, dal 13 maggio fino al 13 ottobre
Le apparizioni continuarono e furono accompagnate da rivelazioni su eventi futuri, in particolare: la fine della prima guerra mondiale a breve; il pericolo di una seconda guerra ancora più devastante se gli uomini non si fossero convertiti; la minaccia comunista proveniente dalla Russia, debellabile solo mediante la Consacrazione della nazione stessa al Cuore Immacolato di Maria, per opera del Papa e di tutti i Vescovi riuniti. A conferma della promessa fatta ai tre pastorelli dalla Madonna riguardo a un evento prodigioso, il 13 ottobre 1917 molte migliaia di persone, credenti e non credenti, riferirono di aver assistito ad un fenomeno che fu chiamato “miracolo del sole”. Molti dei presenti, anche a distanza di parecchi chilometri, raccontarono che mentre pioveva e spesse nubi ricoprivano il cielo, d’un tratto la pioggia cessò e le nuvole si diradarono: il sole, tornato visibile, avrebbe cominciato a roteare su sé stesso, divenendo multicolore e ingrandendosi, come se stesse precipitando sulla terra.
I due fratelli Francesco e Giacinta morirono pochi anni dopo, rispettivamente nel 1919 e nel 1920, a causa dell’epidemia di spagnola che in quegli anni fece molte vittime anche in Portogallo. Lucia invece divenne monaca carmelitana scalza, e mise per iscritto nelle sue Memorie gli eventi accaduti a Fatima, così come lei stessa li aveva visti. (FONTE: Wikipedia)

Nella plurisecolare storia delle Apparizioni della Vergine Maria, suor Lucia (come era comunemente conosciuta) è stata la veggente vissuta più a lungo; nel quasi un secolo di vita (98 anni), ella ha vissuto la sua vicenda umana e personale, come veggente che dialogava con la Vergine e come suora consacrata nella clausura del Carmelo.
Vi propongo un video girato nel monastero di Coimbra, dove Lucia ha vissuto fino alla morte.

Il peccato è una cosa seria

Di fronte alle brutte notizie relative agli abusi compiuti da alcuni sacerdoti restiamo addolorati, perplessi, anche indignati. Chi crede e si sente legato alla Chiesa è chiamato però a leggere questi fatti alla luce della Parola di Dio.
Il peccato è una cosa seria e non risparmia neanche gli uomini di Chiesa. Troppe volte ci dimentichiamo che la resistenza alla volontà di Dio è un pericolo sempre presente. Nel giorno del battesimo siamo stati unti nel petto ad indicare che, come gli atleti si ungevano per preparsi alla lotta, in modo da rendere difficile la presa all’avversario, così noi dobbiamo essere pronti a lottare contro il diavolo, che è sempre in agguato.
Dio non ci lascia soli, ma noi dobbiamo essere docili alla sua volontà.
Gesù era consapevole del male di cui possiamo essere capaci, tanto da usare parole estremamente dure:
“Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala…..Se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo…”. Di una durezza incredibile sono poi queste altre parole: ” Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!” (Mt 18,6-7).
Ci troviamo in un altro orto degli ulivi e dobbiamo evitare di cadere nel sonno, nel torpore che non ci permette di pregare e vigilare.
Il sonno della coscienza genera mostri.

Campioni di solidarietà

La scuola sta per terminare ed è tempo di bilanci. Qualche giorno fa sono state premiate le classi che si sono distinte nella raccolta per le adozioni a distanza. Sono otto i bambini adottati a distanza, ed ogni anno la scuola si attiva per arrivare alla cifra necessaria. Nonostante la crisi economica (perchè anche qui alcune aziende hanno chiuso ed il lavoro è a rischio), le classi hanno partecipato con entusiasmo, anche  inviando ai loro amici lontani messaggi di amicizia e solidarietà.
Bravi ragazzi!
Un grazie anche ai vostri genitori e a tutto il personale della scuola che si lascia coinvolgere in questa bella iniziativa. Un grazie alla Dirigente che, con queste e altre proposte, dimostra di credere che l’educazione a scuola passa anche attraverso l’attenzione a chi è meno fortunato.

Per realizzare slideshow multimediali

Dal sito di MaestroRoberto, vengo a conoscenza di uno strumento gratuito per creare e condividere splendide presentazioni online. Si tratta di Empressr un servizio che consente la realizzazione di slideshow multimediali grazie alla possibilità di inserire foto, audio, video ed animazioni.

Terminato l’inserimento di testi, immagini ed animazioni si può effettuare il salvataggio in remoto registrando un account, che consentirà di creare e condividere fino a 5 presentazioni.
Ovviamente si può decidere se rendere pubbliche o private le nostre presentazioni e sono disponibili i vari codici da copiare per inserirle nel proprio blog, sito web o social network preferito.

Creare quiz con Mystudiyo

MyStudiyo è uno strumento gratuito per creare sondaggi e quiz online da condividere inserendoli in una pagina web tramite codice.
Mentre si crea il quiz, è possibile aggiungere un video introduttivo da YouTube e Teacher Tube, oltre che del testo o una immagine. Video, testo e immagini possono inoltre essere associati ad ogni domanda.
Nella prova che ho fatto e che vi propongo, mi sono limitata a inserire le domande e le risposte, ma vi assicuro che non è difficile aggiungere immagini, testo o video.

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Generatori online di giochi di parole

Genempire è un sito dove poter trovare strumenti per creare giochi, come cruciverba e parole intrecciate, ma anche questionari, da stampare.

 The Teacher’s Corner,  raccoglie diverse risorse per insegnanti. Si possono creare e stampare cruciverba, parole intrecciate, abbinamenti, anagrammi, testi cloze, ecc. Da provare.

Vi segnalo anche Teachers – direct che dà la possibilità di creare quiz e cercaparole (cliccate su Free Resorces per scegliere se costruire quiz o wordsearch). Gli esercizi realizzati possono essere salvati e stampati. E’ possibile scegliere di creare gli esercizi in modalità interattiva in modo da poterli inserire in una pagina web. Buon lavoro!

Creare cruciverba

Alcuni giorni fa mi chiedevate se esisteva un semplice programma per creare cruciverba.
Vi propongo due possibilità.
1) EclipseCrossword è un programma molto semplice da utilizzare. Una volta installato, basterà seguire il semplice processo guidato per la creazione delle vostre parole crociate.
Inserite la parola (soluzione) e la domanda associata (es: acqua – elemento indispensabile nel battesimo).
Con questo procedimento continuate fino al numero desiderato di parole e poi andate avanti lasciando al programma la generazione del cruciverba.
E’ possibile salvarlo, stamparlo su carta, o cosa davvero carina, creare una pagina html + java che permette di giocare il cruciverba direttamente online.
Ovviamente è possibile salvare tutte le definizione già inserite per poi poterle riutilizzare nei cruciverba successivi.
Cliccate sull’immagine per scaricare il programma.

2) Nel sito http://www.readwritethink.org si trova uno strumento per creare parole crociate da risolvere online e stampare. Mi sembra che non sia possibile salvare i cruciverba creati. Cliccate sull’immagine per provare a utilizzare questa risorsa.

Il mese mariano

Il 12 e il 13 maggio il Papa, in occasione della sua visita in Portogallo, sarà a Fatima.
Questa sarà la quinta volta che un Papa visita il Santuario di Fatima. Paolo VI fu il primo, nel 1967, e Giovanni Paolo II, si recò a Fatima tre volte. 
Fatima è uno dei luoghi mariani più conosciuti al mondo e il viaggio del Papa avverrà proprio nel mese di maggio che, per tradizione, è il secondo mese mariano dell’anno, dopo quello di ottobre.
L’origine del mese mariano in maggio ha origini molto lontane. Sembra si possa fare risalire a remote tradizioni pagane quali i ludi floreales o florealia in onore di Flora Mater, dea della vegetazione, reinterpretati più tardi in ambito cristiano, laddove a questa dea si è sostituita Maria, “il fiore più bello fra tutti fiori”. Lo sviluppo successivo si è poi consolidato nel Medioevo fino ad assumere le odierne forme devozionali. Si tratta di un uso tipico dell’Occidente cristiano: in Oriente infatti, tra gli ortodossi, il mese mariano è agosto, nel quale si celebra l’Assunzione.
La Chiesa propone Maria come modello per i cristiani e le riconosce un ruolo esclusivo nella Storia della Salvezza, perchè Maria, oltre che creatura immacolata, è Madre di Dio.
Vorrei proporvi un viaggio nei numerosi luoghi mariani presenti in italia. Lo suggerisce Avvenire dell’8 maggio.Cliccate sull’immagine, per scaricare l’articolo.

Una storia vera

Capita spesso a scuola di dovervi richiamare a comportamenti più appropriati. Qualche volta gli insegnanti possono anche perdere la pazienza e incominciare quelle prediche così lagnose…(anch’io a volte sono maestra in questo!). Abbiate pazienza! Ma quanto esagerate anche voi? Ve ne rendete conto?
Leggete questa storia. Descrive un fatto realmente accaduto.
Rifletteteci, perchè la piccolezza di certi comportamenti non diventi abitudine e perchè l’inettitudine non diventi motivo di orgoglio.

“Studenti di terza media in gita a Firenze, sosta per il pranzo al sacco davanti al monastero di San Marco. Dopo essersi sfamati, cominciano a lanciarsi i panini avanzati e a sbriciolare le merendine, si spruzzano addosso l’acqua delle bottigliette, mentre un gruppo improvvisa una partitella di calcio con le arance rimaste nei sacchetti. Urla, risate sardoniche, tra lo sconcerto e la disapprovazione dei passanti: ma i genitori, cosa insegnano a casa a questa gente? E i professori, i professori che fanno? Accade un fatto imprevisto: due insegnanti raccolgono le arance avanzate e le mettono in due sacchetti, altri due vengono riempiti di panini, poi si raccolgono le bottigliette d’acqua sparpagliate a terra.
Chiamano quelli che giocavano a calcio e li invitano a seguirli.
«Cosa c’è? Non abbiamo fatto niente». «Non preoccupatevi, venite con noi». Insieme vanno davanti alla loggia dell’Ospedale degli Innocenti, poco lontano, dove bivaccano alcuni anziani clochard.
Un insegnante avvicina quell’umanità dolente e chiede: «Volete qualche panino? Non vi offendete?» Sui volti di quegli uomini si accende un sorriso, le mani si allungano verso i sacchetti. «Serve anche dell’acqua?». «No grazie, ne abbiamo ancora un po’». Ma come, avrebbero potuto farne scorta… e invece no, può servire ad altri. Dal colonnato spunta una donna malvestita, gli occhi scavati e lo sguardo fiero: «Ho sei bambini, sei… posso averne un po’ anch’io?». Restano da distribuire le arance, e gli sguardi dei barboni s’illuminano: «Che meraviglia, la frutta!».
I due prof tornano verso il monastero di San Marco, seguiti dai ragazzi che si guardano tra loro quasi increduli, gli occhi bassi, e commentano: «Ma hai visto quello come ha preso le arance? E quell’altro che non ha voluto la bottiglietta d’acqua?». La bravata da cui tutto era nato ha lasciato il posto allo stupore per qualcosa di grande di cui erano stati testimoni e involontari protagonisti.
Qualcosa di più grande della loro inettitudine che ha reso evidente, nell’impatto con la domanda presente in quell’umanità bisognosa, la piccolezza del loro comportamento”.

FONTE: dall’editoriale di Giorgio Paolucci in Avvenire del 23/04/2010