Guardare il mondo attraverso gli occhi degli altri – Nuova proposta per le classi prime

Se guardi il mondo con gli occhi degli altri scopri il bisogno di amore che c’è.

La proposta didattica per la classe prima si snoda attraverso il dramma delle persecuzioni razziali per arrivare a scoprire la religione ebraica (con la quale i cristiani hanno un particolare legame) e per concludersi con il comandamento dell’amore, che troppe volte nella storia, sia personale che in quella con la esse maiuscola, abbiamo dimenticato.
Cliccando sull’immagine è possibile accedere al percorso proposto, che sarà in divenire per rispondere alle suggestioni e alle proposte degli studenti che si presentassero strada facendo.


Progettare per competenze: il racconto dell’a.s. 2017/2018

Propongo il lavoro realizzato nell’anno scolastico che si è appena concluso.

Ho cercato di coniugare le competenze europee con la proposta didattica di religione. 
Anche se c’è chi si ostina a ritenere la presenza della religione a scuola come un male da estirpare, io credo nel contributo dell’irc alla formazione di un cittadino maturo e consapevole. 
Come più volte noi insegnanti di religione abbiamo sostenuto e sosteniamo, non si tratta di indottrinamento né di imposizione di una visione poco rispettosa degli altrui valori.
Proprio ad avvalorare quanto sostengo, presento le proposte didattiche dell’a.s. 2017/2018.
Cliccare sull’immagine.

Dio cammina con noi. Proposta per la classe prima media

Per chi è cristiano, Gesù è la risposta ad ogni attesa di bene.
In un mondo così traboccante di bisogni profondi, la nascita di Gesù (il Cristo, il Figlio di Dio) è la dichiarazione che Dio è vicino agli uomini e cammina con loro. Chi ha trovato e trova questa presenza di Dio nella propria vita, è chiamato a testimoniare con gesti d’amore, quanto Dio ami l’umanità intera.

La nuova proposta per la classe prima: la storia tra l’uomo e Dio

La storia tra l’uomo e Dio non può consistere solo in una serie di regole o di riti da seguire.
La Bibbia racconta la storia di un popolo che ha avuto sempre a che fare con i prepotenti di turno, stranieri o appartenenti allo stesso popolo. La Bibbia ci racconta anche, però, di uomini e donne che, fidandosi di Dio, hanno saputo combattere contro la cattiveria e le ingiustizie.
Il rapporto con Dio, dice la Bibbia, deve fare di noi persone migliori. Per questo il lavoro che propongo alle classi prime partirà da un fenomeno attuale come il bullismo per arrivare a comprendere che la fiducia degli altri e negli altri, il non stare tra i prepotenti, ma tra coloro che si appassionano per la libertà, il saper trarre insegnamenti dai propri errori e avere il coraggio di riconoscerli, ci fa crescere come persone migliori. Di tutto questo, ovviamente con modi e stili diversi da quelli di oggi, parla anche la Bibbia. Perché Dio si rivela e fa alleanza con il popolo perché l’umanità possa vincere il male.

La prima proposta didattica per la classe prima: il nome di Dio

Con questa proposta didattica vorrei aiutare gli alunni a riflettere sulla necessità del rispetto dell’altro per una convivenza civile, pacifica e solidale. Non si può utilizzare il nome di Dio per giustificare alcun tipo di violenza o imposizione. Il primo comandamento dà il divieto di strumentalizzare, manipolare il nome di Dio per ragioni che vanno contro Dio e contro l’uomo: ecco perché la violenza nel nome di Dio è una bestemmia.
Tanto nel Cristianesimo, come nell’Islam Dio è presentato come misericordioso, clemente, pietoso. Compito dei credenti è allora presentare questo volto di misericordia nel loro impegno per la pace, il dialogo, la fraternità. Generando misericordia nei comportamenti di ogni giorno ogni uomo o donna di buona volontà realizza la propria umanità e come credente testimonia di essere veramente vicino a Dio.