L’amore per l’apprendimento

Ho letto du Avvenire del 12 aprile che ai ragazzi italiani la scuola non piace. Questo è quanto risulta dall’indagine Hbsc-Italia 2010, uno studio multicentrico internazionale condotto ogni quattro anni in collaborazione con l’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa. Vi partecipano 43 Paesi su 53 stati membri e l’Italia ha iniziato la collaborazione nel 2000. A 77.000 ragazzi italiani di prima e terza media e di seconda superiore, campione rappresentativo di tutte le regioni e di realtà sia statali sia paritarie, è stato somministrato un questionario anonimo con la specifica richiesta di esprimersi sul gradimento della scuola, da “mi piace molto” a “non mi piace per niente”. A livello nazionale risaltano tre macrodati: il gradimento diminuisce al crescere dell’età, ai maschi la scuola piace meno che alle femmine e non vi sono significative differenze regionali. In prima media al 25% dei ragazzi e al 34,5% delle ragazze la scuola “piace molto”, contro il 6,7% dei maschi e il 10,8% delle femmine in seconda superiore. Con questi dati ci collochiamo pesantemente sotto la media internazionale, al quartultimo posto per il livello di gradimento dei quindicenni su 41 Paesi.

Mentre leggevo questa notizia ho pensato ai vari G, L, M (mi vengono in mente solo alcuni), alunni che faccio fatica ad entusiasmare o a coinvolgere. Me li vedo davanti a me, seduti in maniera più o meno scomposta,  annoiati, sofferenti e insofferenti, incapaci di stupirsi ed entusiasmarsi di fronte ad ogni proposta scolastica, qualunque essa sia.

Forse non sono una brava insegnante, o forse è che voi avete deciso, per i motivi più svariati, che la scuola non vi appartiene.
Date un’occhiata a questo video. Non ci sono ragazzi annoiati e insofferenti.
Per questo può offrire lo spunto a qualche riflessione da condivere in classe.

Ballo senza sballo

Proprio oggi apre la discoteca “Passion”, unica per ora ad essere «alcol and drug free».
Si trova a Nazzano, frazione del comune di Carrara, ed è aperta (anche questo è una caratteristica inusuale) dalle 15 alle 20.
L’iniziativa rientra in un progetto realizzato col finanziamento della Regione Toscana e il coinvolgimento anche dell’Asl 1 e della prefettura di Massa Carrara. Concetti base di questa “insolita” proposta: divertirsi uscendo dall’omologazione dello sballo, incontrarsi e stare insieme trascorrendo un pomeriggio diverso, il tutto «senza il sostegno di sostanze più o meno pericolose, sia per la mente che per le attività pratiche come la guida di auto e moto».
L’esperienza si ripeterà fino a maggio, due volte al mese, ogni seconda e quarta domenica del mese. L’ingresso sarà gratuito. Si esibiranno band e dj locali e non sarà servita neanche una goccia di alcol.
Gli eventi musicali e ludici – spiegano all’Arci – si svolgeranno all’insegna del motto free mind-dance free, ovvero libera mente, ballo libero». «È un progetto pilota – aggiungono – che interessa i giovanissimi ma che coinvolge gli adulti che debbono trasmettere valori sani e inattaccabili. La droga e l’alcol uccidono il cervello, deve finire questa storia tragica del sabato sera da sballo».
Speriamo che l’iniziativa abbia successo e che possa essere esportata in altre parti d’Italia.
FONTE: http://www.comune.carrara.ms.it

Riprendersi la notte? Ci proviamo

di Stefania Careddu, in Avvenire del 26 ottobre 2010


La Chiesa ha deciso di «riprendersi la notte» e di farne un momento educativo. Con linguaggi e modalità giovani. Sono diverse ormai le diocesi italiane che offrono ai ragazzi la possibilità di trascorrere serate di sano divertimento in discoteche e pub alternativi alle solite proposte commerciali. L’ultimo nato in ordine di tempo è sicuramente quello di Roma, inaugurato il 1° ottobre scorso. La porta affaccia su Vicolo del Grottino, una traversa di via del Corso. Una scala piuttosto ripida, illuminata da alcune lanterne, conduce in un seminterrato diviso in varie zone. L’atmosfera è quella del tipico locale notturno, eppure il «Centro giovanile Gp2» è molto di più. Un vero e proprio pub, con tanto di barman professionista, ma anche uno spazio multimediale dove ascoltare musica dal vivo, vedere un film o una mostra, navigare su Internet, assistere alla presentazione di un libro, chiacchierare o giocare alla play station.Voluto dal Servizio diocesano di pastorale giovanile e dalle Acli di Roma, alle quali è affidata la gestione, il «Gp2» (o come qualcuno lo ha già soprannominato «il pub del Papa») sarà aperto dal giovedì alla domenica dalle 19 alle 24, mentre nelle altre giornate sarà un centro ricreativo e d’ascolto e vedrà la presenza di esperti, psicologi, educatori e sacerdoti. Sebbene si trovi al di sotto della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo non è una sala parrocchiale. Per dirla con le parole del direttore del Servizio diocesano di pastorale giovanile, don Maurizio Mirilli, è un «luogo in cui si può bere una birra, pensare, relazionarsi in modo sano»: È ormai un punto di riferimento per i giovani del quartiere della Barona, vicino ai navigli, a Milano, il «Barrio’s», centro sociale nato dall’esperienza di Comunità Nuova onlus di don Gino Rigoldi che coinvolge anche i giovani che vengono da fuori zona. Non solo bar-birreria, dunque, ma un locale polifunzionale con auditorium, aule multimediali, studio e riunioni, sale prove per attività di teatro e danza per realizzare attività culturali e musicali, educative e di integrazione sociale. Uno spazio che riempie il vuoto di una periferia milanese «povera» di offerte per i giovani. Un luogo dove accogliere anche chi ha solo la strada, prima di raccogliere i cocci; don Rigoldi questo lo sa bene dopo anni di impegno come cappellano al cercere minorile Beccaria.
Serate a tema, ballo liscio e latinoamericano, concerti live sono invece l’offerta della discoteca «M’Interessi» di Quartiano di Mulazzano, in provincia di Lodi. Ideato da don Emanuele Brusati, l’«oratorio notturno» è da undici anni un polo di aggregazione dei giovani che qui hanno la possibiltà di divertirsi, scatenandosi in pista, guardando le partite di calcio sul maxi-schermo o giocando sui due campi regolamentari situati all’esterno della struttura. Come negli altri casi, nella programmazione non mancano seminari e corsi di formazione professionale.
Nei suoi cinque anni di vita, ha attirato centinaia di ragazzi l’«Orish pub» di Regoledo di Cosio, in provincia di Sondrio.
Una volta al mese l’oratorio si trasforma infatti in vero disco-pub. Chi non ama ballare può tuttavia trattenersi con i giochi di società o con il karaoke. «Notti autenticamente alternative» sono state proposte infine dal «C’entro» della parrocchia di San Bartolomeo, a Ponte San Giovanni in provincia di Perugia, al cui interno si trova «B-dumpa», un pub-panineria dove ascoltare musica e stare con gli amici. Ritmo e cibo sono pure gli elementi tipici delle serate promosse da «Mondunitopub», un gruppo di giovani legati al Movimento dei Focolari che ha messo su un «pub itinerante». Con uno sguardo attento all’incontro tra culture, organizzano a Pistoia e dintorni, feste a tema, pizza-party e concerti i cui ricavati servono a finanziare progetti di solidarietà in Africa.

Il rosario

Forse non lo sapete, ma il rosario sta diventando un oggetto di moda. Nel sito del collega Cesar leggo che la cantante Shakira lo indossa, così come altri personaggi pubblici.
Il collega Loris ha pubblicato un interessante post sul rosario. Cliccando qui trovate la spiegazione di cosa sia il rosario, come utilizzarlo per la preghiera e se altre religioni utilizzano corone simili.
Nel video vi viene mostrato come costruire un rosario.

Il bullismo non ci piace

Dal Quadernone blu

Il fenomeno del bullismo e della devianza giovanile nelle scuole è balzato spesso agli onori (si fa per dire) della cronaca negli ultimi anni e non sempre le risposte approntate a livello di singola istituzione scolastica sono apparse incisive ed efficaci nel contenere il fenomeno stesso, men che meno nel prevenirlo. Ecco perchè mi pare importante l’approccio collaborativo e di sistema posto in essere a livello territoriale già da un paio d’anni nella Provincia di Ferrara, dove la Questura, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Prefettura, il Comune e l’AUSL (con i Servizi SERT e PROMECO), la Provincia, l’Ufficio Scolastico Provinciale e le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado lavorano insieme per affrontare e prevenire in modo concreto il fenomeno in questione. Primi frutti del Protocollo d’intesa firmato nel giugno 2008, un piano per l’offerta formativa alle scuole, linee guida per i docenti e, secondo me particolamente significativa, una pagina web per gli alunni attraverso la quale è possibile inviare via mail particolari segnalazioni e richieste di aiuto.

Alla scoperta di alcuni luoghi della fede

A partire da domani sera, in seconda serata, Canale 5 trasmetterà una serie di reportage su alcuni importanti luoghi della fede. Si parte con L’Arca perduta, per raccontare la storia della più leggendaria e controversia reliquia, l’Arca dell’Alleanza, che la Bibbia descrive come una cassa di legno rivestita d’oro e riccamente decorata. Dio ordinò a Mosè di costruirla perchè fosse un segno della sua presenza in mezzo al popolo. Scomparsa più di tremila anni fa, è forse custodita nella Chiesa di Santa Maria di Sion, ad Axum, in Etiopia.
Ho avuto già modo di parlarne e per questo, cliccando qui, potete leggere cosa avevo scritto.
Il secondo reportage sarà dedicato all’apostolo Giacomo e a Santiago de Campostela. Ho già scritto del lungo percorso che i pellegrini, fin dal Medioevo, intraprendono attraverso la Francia e la Spagna per giungere al santuario di Santoago, presso cui il discepolo sarebbe sepolto.
A chiudere il ciclo sarà Le case di Maria, lo speciale dedicato alla figura della Vergine, a partire dallo straordinario ritrovamento della sua casa terrena ad Efeso.
Vi ricordate? abbiamo detto che il pellegrinaggio è la ricerca di una risposta alla domanda di senso che accompagna ogni creatura umana. Attraverso questi speciali televisivi, comodamente seduti a casa, potremo “assaggiare” questo viaggio dell’uomo alla ricerca del volto di Dio.
Peccato che, come al solito, le trasmissioni più belle siano relegate alla seconda serata. Non ci resta che il videoregistratore!